Giornata Mondiale dell’Ambiente. 5 giugno
Si celebra oggi, 5 giugno, la Giornata Mondiale dell’Ambiente, istituita nel 1972 dalle Nazioni Unite in occasione della nascita del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, e celebrata ogni anno dal 1973. La Giornata Mondiale dell’Ambiente, giunta al suo 50° anniversario e ospitata in quest’occasione dalla Costa d’Avorio – in partnership con l’Olanda – rappresenta una delle principali piattaforme mondiali dedicate all’approfondimento tematiche legate all’ambiente e ai cambiamenti climatici.
L’argomento principale di quest’anno riguarda le soluzioni all’inquinamento causato dalla plastica, nell’ambito della campagna #BeatPlasticPollution. Infatti, delle oltre 400 milioni di tonnellate di plastica prodotte ogni anno, soltanto il 10% viene riciclato e stime dell’UN environment programme affermano che tra i 19 e i 23 milioni di tonnellate di plastica finiscono annualmente negli ecosistemi acquatici.
L’impatto della plastica non è solo visibile: nelle discariche, negli oceani o quando viene bruciata creando nubi altamente tossiche, ma è anche invisibile. È il caso delle microplastiche: elementi non percepibili a occhio nudo che si depositano nel cibo, nell’acqua e anche nell’aria, causando ingenti danni alla salute umana.
Molte le iniziative organizzate per l’occasione anche in Italia, incentrate non solo sull’inquinamento causato dalla plastica ma anche sui processi legati ai cambiamenti climatici a 360 gradi, come il Festival di Green & Blue organizzato dal quotidiano La Repubblica, che si svolgerà fino all’8 giugno tra Roma e Milano. Nell’ambito dell’evento inaugurale tenutosi al Campidoglio, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica dell’Italia, Gilberto Pichetto Fratin, ha parlato dell’importanza della transizione energetica, ricordando come le città siano i luoghi in cui gli effetti dei cambiamenti climatici sono più evidenti e gravi, considerando che proprio il 70% delle emissioni stesse viene dai centri urbani. Ma se da un lato intervenire sulle città è un tema cruciale che riguarda le istituzioni pubbliche – prosegue il Ministro – dall’altro è fondamentale che anche i cittadini diventino soggetti attivi nella battaglia climatica.
Spunti interessanti sono giunti anche dall’intervento di Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile Green&Blue, che ha parlato della necessità di adottare misure di adattamento al cambiamento climatico, in particolare incoraggiando la riduzione dell’utilizzo dell’auto in città in favore della mobilità elettrica. A questo proposito, le città dovranno impegnarsi maggiormente per definire e aggiornare, tra le altre cose, i programmi di neutralità climatica e aumentare gli impianti per le fonti energetiche rinnovabili.
In questo senso, come IILA cerchiamo di apportare il nostro piccolo contributo, in linea con gli Obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. In particolare, attraverso il Progetto Economia Circolare e Città Verdi, dal 2019 l’IILA intende promuovere la trasformazione delle città latinoamericane verso un’economia sostenibile, favorendo le condizioni che accompagnino lo sviluppo circolare e sostenibile delle centri urbani e delle comunità.