Il 19 ottobre si è tenuto presso la Sala Fanfani dell’IILA un incontro con una delegazione cilena composta da rappresentanti del Ministero dell’Energia, Ministero degli Affari Esteri e dell’Ambasciata del Cile in Italia.

L’evento, inaugurato dal Segretario Tecnico-Scientifico Tatiana Viana e moderato dal Segretario Socio-Economico Giselle Canahuati, è servito a presentare ai rappresentanti delle Ambasciate di Argentina, Brasile, Colombia, Haiti, Messico, Panama, Paraguay, Repubblica Dominicana e Uruguay la strategia cilena in materia di idrogeno verde. Quest’ultimo considerato come la chiave di volta per la decarbonizzazione del pianeta e ricoprirà nel prossimo futuro un ruolo sempre più importante. Ad oggi, infatti, il 99% dell’idrogeno utilizzato come carburante è prodotto da fonti non rinnovabili, ma grazie al processo di elettrolisi è possibile ottenere idrogeno 100% sostenibile, cioè prodotto da fonti rinnovabili.

L’energia del futuro, così definita dalla rivista Forbes, ha attirato l’interesse di numerosi paesi, tra cui il Cile, ad oggi considerato come uno dei leader nel settore. Grazie alla Ley Marco de Cambio Climatico, promulgata nel giugno del 2022, il paese punta a raggiungere la decarbonizzazione entro il 2050. A questo proposito, la strategia cilena prevede alcune tappe fondamentali da raggiungere, tra cui lo smantellamento delle centrali a carbone presenti sul territorio nazionale, l’ampliamento della capacità di produzione di energia rinnovabile (già nel 2021 è stata aumentata di 4,5 GW) e lo sviluppo delle infrastrutture.

L’incontro si è concluso con un invito ai delegati delle Ambasciate presenti in sala per una futura collaborazione regionale in materia di idrogeno verde, considerata essenziale per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del pianeta.