RECON, il portale creato da ENEA a sostegno delle comunità energetiche
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono uno strumento importante per garantire una transizione ecologica giusta. Regolate dall’articolo 42 bis del Decreto Milleproroghe del 2019, le CER sono associazioni formate da cittadini, attività commerciali, amministrazioni locali, piccole o medie imprese che decidono di dotarsi di impianti condivisi per la produzione e il consumo di energia da fonti rinnovabili.
Attraverso la costituzione di una CER i cittadini diventano quindi contemporaneamente produttori e proprietari degli impianti produttivi, favorendo lo sviluppo economico, sociale e ambientale del territorio.
Nonostante una legislazione in ancora in evoluzione – secondo quanto segnala un rapporto del 2022 di Utilitatis e RSE – in Italia le CER vere e proprie sono ad oggi circa venti. Un numero comunque inferiore a quelle presenti in altri paesi europei, anche meno sviluppati dal punto di vista energetico come Polonia e Belgio.
Le CER italiane sono ancora oggi in una fase sperimentale e presentano limitazioni in termini di legislazione, potenza degli impianti e varietà delle fonti energetiche utilizzate. Tuttavia, le potenzialità rimangono molte ed è in questo senso che l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) ha deciso di elaborare un portale dedicato.
Attraverso il simulatore RECON, infatti, è possibile effettuare – previo registrazione e inserimento di alcuni dati – una valutazione preliminare di tipo energetico, economico e finanziario volta a stabilire le condizioni per la possibile nascita di una nuova CER.
Grazie alla sua facilità d’uso – stando all’intervista rilasciata dal responsabile scientifico del progetto al sito economiacircolare.com – da maggio 2021 sono stati oltre 1650 gli utenti registrati al portale, che hanno inserito 2330 progetti. Il pubblico interessato è molto vario e spazia dagli enti pubblici agli operatori del settore energetico, fino ad arrivare alle università e agli enti di ricerca.