Lo scorso 25 ottobre è stato pubblicato “Green Italy 2022“, il rapporto annuale – realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere – che offre una panoramica sul valore e i progressi dell’economia verde in Italia, focalizzando l’attenzione sul ruolo delle imprese nel coniugare innovazione, ricerca e sostenibilità. La pubblicazione, giunta quest’anno alla tredicesima edizione, illustra il ruolo che il paese può ricoprire a livello europeo nella transizione energetica, risaltandone primati e buone pratiche.

Secondo l’Eco-Innovation Index – un indice che tiene conto di diversi aspetti relativi all’eco-innovazione – l’Italia presenta valori superiori alla media UE, soprattutto per quanto riguarda l’efficienza delle risorse (materie prime, consumi energetici ed emissioni).

Uno dei primati italiani riguarda poi la tassa di riciclo sulla totalità dei rifiuti, pari all’83,4% contro il 53,8% della media UE. Il rapporto evidenzia anche una progressiva attenzione al green delle imprese: nel quinquennio 2017-2021, più di un’impresa su tre ha effettuato eco-investimenti. In totale sono 531.170 le aziende che tra il 2017 e il 2021 hanno investito su tecnologie e prodotti green, con buoni dati economici per quanto riguarda l’impatto sui mercati esteri.

Come affermato dal Presidente di Symbola, Ermete Realacci, «c’è un’Italia che può essere protagonista con l’Europa alla COP27 in Egitto. Accelerare sulle rinnovabili e sull’efficienza energetica per sostituire i combustibili fossili, oltre a contrastare la crisi climatica, ci rende più liberi e aiuta la pace. Esiste già oggi un’Italia che fa l’Italia pronta alla sfida della crisi climatica. Siamo, ad esempio, una superpotenza europea dell’economia circolare e questo ci rende più competitivi e capaci di futuro. Possiamo dare forza a questa nostra economia e a questa idea di Italia grazie alle scelte coraggiose compiute dall’Unione Europea con il Next Generation UE e al PNRR».